Lo Studio è al fianco delle donne che hanno subìto discriminazioni, abusi e violenze ma non trovano il coraggio, o le capacità, di denunciare perché vivono in condizioni di isolamento ideologico e/o sociale, nel silenzio oppure nell’indifferenza generale.
La violenza sulle donne è un fenomeno diffuso e multiforme:
si verifica in ogni strato sociale e riguarda donne di ogni età.
Chi subisce o ha subìto violenza non deve mai credere di essersela meritata; deve al contrario imparare a riconoscerla e a percepire la gravità delle aggressioni, fisiche e psicologiche.
La violenza non è un “fatto privato” da nascondere o qualcosa di cui vergognarsi. È importante che le vittime escano allo scoperto e denuncino, perché il silenzio fa il gioco dei carnefici.
Accettare disparità e maltrattamenti – sottovalutando la violenza o perdonandola – è pericolosissimo: l’escalation dei comportamenti aggressivi è imprevedibile e può avere esiti tragici.
La battaglia contro la violenza dev’essere condotta anche sul terreno dell’educazione e del rinnovamento culturale.
La concezione della donna come essere inferiore va scardinata innanzitutto in famiglia e a scuola: non è mai troppo presto per far capire ai bambini che siamo tutti uguali. La violenza è infatti anche una conseguenza della discriminazione e potrà essere sconfitta soltanto quando uomini e donne saranno realmente uguali, con gli stessi diritti, doveri e opportunità.
L’uguaglianza è un diritto: le donne devono imparare a pretenderla.