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Approvato il Disegno di legge per semplificare le quotazioni in borsa  

Approvato il disegno di legge per aumentare lo sviluppo del mercato dei capitali  

In data 11 aprile 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge n. 674 (link a fondo pagina), su proposta del Ministro dell’Economia e delle finanza Giancarlo Giorgetti.  

Il provvedimento prevede misure di intervento per sostenere la competitività del mercato dei capitali italiano e vuole sfruttare appieno il supporto della tecnologia digitale.  

Il disegno di legge vuole contrastare il ritardo nello sviluppo del mercato finanziario italiano rispetto a quello europeo.  

L’Italia fino ad oggi non è riuscita a tenere il passo con l’evoluzione finanziaria dell’Europa a causa dalla debolezza della struttura del mercato finanziario, di leggi e regolamenti interni troppo rigidi e di costi eccessivi a carico delle società che vogliono emettere titoli. 

Il provvedimento intende modificare importanti testi di legge quali il Testo Unico della Finanza, il Codice civile e alcuni decreti che hanno visto la luce durante la pandemia.  

La meta finale di questi cambiamenti è di rendere più semplici le regole del mercato e consentire così l’accesso, ma anche la permanenza, a un numero maggiore di soggetti che vogliono vendere e acquistare titoli. 

 

Obiettivi e campi di intervento della semplificazione delle quotazioni di borsa 

Uno dei principali obiettivi di questo intervento normativo è realizzare le finalità esposte nel Libro Verde dedicato alla “Competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita” (link a fondo pagina).   

Per raggiungere gli obiettivi evidenziati in questo documento il disegno di legge agisce in due modi diversi: 

  • Da una parte rimuove vincoli e ostacoli per consentire alle imprese di accedere al mercato dei capitali in modo più semplice.  
  • Dall’altra prevede misure capaci di stimolare la domanda e l’offerta degli investimenti a favore delle imprese.

Due sono anche i campi di intervento del disegno di legge: interno ed esterno. 

  • Sul fronte interno la norma dà la possibilità alle PMI, piccole e medie imprese, di accedere ai mercati finanziari, come alternativa al finanziamento bancario e consente loro di restarvi. IDirige inoltre i risparmi dei privati a vantaggio delle imprese e si propone distimolare gli investitori di professione a partecipare di più ai mercati dei capitali presenti in Italia. 
  • Sul fronte esterno invece lo scopo della riforma è di stimolare gli investimenti da parte della società estere e incoraggiare le società italiane quotate sui mercati esteri a tornare in Italia. 

Si tratta insomma di un progetto di riforma organica che si pone in linea anche con gli obiettivi esposti nel Progetto sulla Capital Market Union (CMU), che intende realizzare un unico mercato dei capitali. 

 

Le novità più importanti del disegno di legge  

Le numerose novità che il disegno di legge introduce per favorire lo sviluppo del mercato finanziario italiano sono meritevoli di attenzione. 

Il disegno di legge amplia la definizione delle piccole e medie imprese che emettono azioni quotate, aumentando il tetto della capitalizzazione massima, rappresentata dal valore delle azioni in circolazione dell’impresa quotata in borsa fino a 1 miliardo di euro rispetto agli attuali 500 milioni di euro. In questo modo le piccole imprese possono essere sostenute da un capitale azionario pari al doppio rispetto a quello previsto al momento. 

Il disegno di legge, inoltre, rende più semplice il procedimento per ammettere alla negoziazione i soggetti che possono farne richiesta e riduce le spese che le aziende devono sostenere per quotarsi in borsa. 

Alle società che hanno azioni su sistemi multilaterali, ossia sistemi alternativi ai mercati regolamentati di tipo multilaterale come le imprese di investimento, le banche e i gestori dei mercati regolamentati, viene riconosciuta la possibilità di redigere i bilanci adottando i principi internazionali. 

Una modifica che tiene conto della crescente internazionalizzazione delle sedi diverse dai mercato regolamentati in cui vengono negoziati i titoli.  

Gli investimenti vengono incoraggiati attraverso l’ampliamento della qualifica di investitore professionale di diritto privato, che viene estesa anche agli enti previdenziali privati e privatizzati. 

Il disegno di legge si occupa anche delle società che, anche se non sono quotate sui mercati regolamentati, emettono strumenti finanziari diffusi che circolano, cioè, tra un pubblico ampio di soggetti.  

La disciplina dedicata a questi soggetti viene semplificata mediante l’eliminazione di alcuni obblighi previsti per le società con titoli quotati nei mercati regolamentari, ma fino ad oggi estese alle società che emettono strumenti finanziari diffusi. In questo modo si ottiene una disciplina dedicata per le società che emettono strumenti finanziari diffusi, necessaria per preparare anche una tutela distinta degli investitori.  

Interessanti infine le novità in materia di flottante, rappresentato dalle azioni disponibili per essere negoziate in borsa e che non rappresentano partecipazioni di controllo della società.  


Documenti allegati: 

Intervista dell’Avv. Andrea Filippo Mainini per ilBollettino
Disegno di legge n. 674
Libro verde Competitività dei mercati finanziari italiani a supposto della crescita”