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Il Governo approva la riforma della Legge Fallimentare, il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

Il  Governo approva la riforma della Legge Fallimentare, il Nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Della riforma della Legge Fallimentare, attuata dal nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, si è discusso nel Convegno di sabato 2 Febbraio al Palazzo di Giustizia a Milano – Sala Valente.

Il Consiglio dei Ministri riunitosi giovedì 10 gennaio 2019 ha, di fatto, approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo che, in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155, introduce il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Il Codice ha l’obiettivo di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali, con due principali finalità

  • consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese e
  • salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa dovuto a particolari contingenze.

Ecco sintetizzate le più importanti novità messe in campo:

Si sostituisce il termine fallimento con l’espressione “liquidazione giudiziale” in conformità a quanto avviene in altri Paesi europei, come la Francia o la Spagna, al fine di evitare il discredito sociale anche personale che anche storicamente si accompagna alla parola “fallito”;

Si introduce un sistema di allerta finalizzato a consentire la pronta emersione della crisi, nella prospettiva del risanamento dell’impresa e comunque del più elevato soddisfacimento dei creditori;

Si dà priorità di trattazione alle proposte che comportino il superamento della crisi assicurando continuità aziendale;

Si privilegiano, tra gli strumenti di gestione delle crisi e dell’insolvenza, le procedure alternative a quelle dell’esecuzione giudiziale;

Si uniforma e si semplifica la disciplina dei diversi riti speciali previsti dalle disposizioni in materia concorsuale;

Si prevede la riduzione della durata e dei costi delle procedure concorsuali;

Si istituisce presso il Ministero della giustizia un albo dei soggetti destinati a svolgere su incarico del tribunale funzioni di gestione o di controllo nell’ambito di procedure concorsuali, con l’indicazione dei requisiti di professionalità esperienza e indipendenza necessari all’iscrizione;

Si armonizzano le procedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del datore di lavoro con forme di tutela dell’occupazione e del reddito di lavoratori.

Avv. Pier Angelo Mainini