Il riciclo delle materie prime secondo la UE rappresenta un punto cardine per le economie di tutti i paesi membri.
Riciclo delle Materie Prime: Un Futuro Sostenibile
Il 23 maggio 2024 è stato introdotto il Regolamento (UE) n. 2024/1252, che crea un quadro regolatorio per assicurare un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, denominato Critical Raw Materials Act (CRMA). Questo documento esplora l’obiettivo del CRMA di riciclare il 25% delle materie prime strategiche del consumo annuo entro il 2030. Questo provvedimento fa parte di una strategia più ampia della Commissione Europea per ridurre la dipendenza dell’industria europea da paesi terzi e creare un contesto normativo favorevole alla competitività economica dell’Europa, oltre a incrementare la produzione di tecnologie chiave a emissioni zero per stabilizzare le catene di approvvigionamento di energia pulita.
La Crescita della Domanda di Materie Prime Critiche
Negli ultimi anni, la richiesta di materie prime critiche è cresciuta significativamente nei paesi industrializzati. All’interno dell’UE, questa domanda è destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni per raggiungere gli obiettivi di transizione verde e digitale. La vulnerabilità delle catene del valore, dovuta alla dipendenza dalle forniture di paesi terzi e alle tensioni geopolitiche che potrebbero minare l’accesso alle catene di fornitura extra UE, ha spinto l’UE a adottare il CRMA. Questo regolamento, entrato in vigore il 23 maggio 2024, mira a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche attraverso una serie di obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2030. Questi includono la riduzione della dipendenza estera, l’aumento dell’estrazione mineraria all’interno dell’UE e il potenziamento del riciclo delle materie prime critiche. Il CRMA prevede azioni su diversi fronti per conseguire questi obiettivi.
Materie Prime Strategiche: Importanza e Applicazioni
Le materie prime strategiche sono fondamentali per la produzione di beni tecnologici di largo consumo, che hanno un ruolo cruciale nella politica industriale dell’UE, in particolare nella transizione verde e digitale. Queste materie sono indispensabili per la produzione di dispositivi come smartphone, tablet e computer, oltre che per l’industria della difesa e dell’aerospazio. Inoltre, sono essenziali per la produzione di elettrolizzatori, pannelli solari, turbine eoliche e batterie al litio, la maggior parte dei quali sono attualmente prodotti in paesi extra-UE e importati. Il CRMA aggiorna l’elenco delle materie prime critiche, includendo quelle fondamentali per l’economia dell’UE che sono a rischio di perturbazione dell’approvvigionamento.
Obiettivi del Critical Raw Materials Act
Il CRMA stabilisce che entro il 2030:
- Almeno il 10% del consumo annuo di materie prime strategiche provenga da estrazione all’interno dell’UE.
- Almeno il 40% sia trasformato e raffinato all’interno dell’UE.
- Almeno il 25% sia riciclato.
- Le importazioni da un singolo Paese terzo non superino il 65%.
Riduzione dei Tempi per i Permessi e Supporto alle Imprese
Il CRMA prevede una riduzione dei tempi necessari per ottenere i permessi per nuovi progetti strategici a 15 mesi e offre consulenza alle imprese per il finanziamento dei progetti strategici. Le fonti di finanziamento possono includere risorse private, la Banca europea per gli investimenti, altre istituzioni finanziarie internazionali e programmi di finanziamento dell’UE, nel rispetto delle regole sugli aiuti di Stato e sulla concorrenza.
L’Importanza Strategica del Riciclo
La Cina domina la produzione di molte materie prime critiche, mentre la Repubblica Democratica del Congo soddisfa oltre il 60% della domanda globale di cobalto. L’utilizzo geopolitico del commercio di queste materie rappresenta una vulnerabilità significativa. Secondo un rapporto dell’OCSE, dal 2017 al 2019, circa il 10% del valore globale delle esportazioni di materie prime critiche è stato soggetto a restrizioni all’esportazione, con picchi del 30% per materiali come cobalto, stagno, palladio e terre rare.
Promuovere la Circolarità e Ridurre l’Impronta Ambientale
Il CRMA include misure per promuovere la circolarità e ridurre l’impronta ambientale delle materie prime critiche. Gli Stati membri dovranno sviluppare programmi nazionali per aumentare la raccolta e il riciclo dei rifiuti elettronici (RAEE) e altri rifiuti ad alto potenziale di recupero di materie prime critiche. Questi programmi dovranno incentivare la riduzione dei rifiuti, promuovere il riutilizzo e la riparazione, e migliorare la raccolta, cernita e trattamento dei rifiuti.
Incentivi per l’Uso di Materie Prime Riciclate
Per aumentare l’uso di materie prime critiche riciclate, il CRMA prevede misure che tengano conto del contenuto riciclato nei criteri di aggiudicazione degli appalti pubblici e incentivi economici per l’uso di materie prime critiche secondarie. Tra gli incentivi finanziari proposti ci sono sconti, ricompense monetarie e sistemi di cauzione-rimborso.
Il riciclo delle materie prime secondo la UE non rivestirà solamente un punto cruciale per le economie dei paesi membri ma sarà anche una leva di forza per equilibrare gli interessi e le influenze socio-politiche a livello globale.
Fonte: Centro Studi Assonime