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Operazioni straordinarie transfrontaliere: la circolare n. 16/2023 di Assonime

La circolare Assonime n. 16/2023 illustra le novità sulle operazioni straordinarie transfrontaliere previste dal decreto attuativo n. 19/2023

L’associazione delle società per azioni italiane, Assonime ha pubblicato la propria Circolare n. 16 del 7 giugno 2023.

Il documento descrive in sintesi le principali novità normative soprattutto in materia di operazioni straordinarie transfrontaliere disciplinate dal Decreto legislativo n. 19 del 2 marzo 2023 che ha attuato la Direttiva Europea 2019/2121.

 

Operazioni straordinarie transfrontaliere: tipologie e definizioni

Le operazioni straordinarie transfrontaliere di cui si occupa il decreto attuativo commentato da Assonime sono le trasformazioni, le fusioni e le scissioni societarie.

Le trasformazioni sono operazioni societarie che comportano il cambiamento da un tipo di società ad un altro. L’esempio tipico è quello della società per azioni che si trasforma in una società a responsabilità limitata.

Le fusioni societarie sono unioni di società che si possono realizzare in due modi diversi.

  • La fusione in senso stretto si realizza quando due società si uniscono per crearne una nuova.
  • La fusione per incorporazione invece si compie quando una società, detta “incorporante”, acquisisce per intero un’altra realtà aziendale, definita per questo motivo “incorporata”.

La scissione invece consiste nel frazionamento di una parte o di tutto il patrimonio di una società tra altre società.

Il termine “transfrontaliere” si riferisce alle operazioni di trasformazione, fusione e scissione che coinvolgono società di capitali italiane e società di capitali di un altro Stato dell’Unione Europea.

 

Il documento di Assonime descrive e commenta:

  • le tutele per i soggetti coinvolti nell’operazione;
  • i controlli per attestare la legalità dell’operazione;
  • le trasformazioni e le scissioni con scorporo.

 

Tutele per i soci, i dipendenti e i creditori 

La circolare mette in evidenza le tutele previste dal decreto attuativo per i soggetti che subiscono gli effetti delle operazioni straordinarie descritte, ovvero i soci, i lavoratori e i creditori.

I soci che non condividono il progetto di fusione, trasformazione e scissione, hanno il diritto di recedere dalla società e di ottenere, in pagamento, il valore delle azioni o delle quote del patrimonio che gli stessi detengono, rifiutando il rapporto di cambio applicato e il valore della liquidazione offerto, se risultano svantaggiosi per loro.

I lavoratori hanno il diritto di partecipare e di essere coinvolti nelle operazioni societarie tramite i loro rappresentanti, con la possibilità, in questo modo, di influenzare le decisioni delle società per cui prestano la loro forza lavoro.

I creditori hanno la facoltà di contestare l’operazione, se per loro la stessa presenta uno svantaggio concreto, che può essere rappresentato anche dall’applicazione della legge di un altro Stato.

 

Verifiche preliminari del notaio per contrastare abusi e frodi

Il decreto attuativo riconosce un ruolo di rilievo al notaio nella fase iniziale delle operazioni societarie transfrontaliere. Questo pubblico ufficiale ha infatti il potere di effettuare i controlli necessari al rilascio del certificato preliminare, un documento che attesta la legittimità degli atti e delle procedure delle operazioni. Con questa forma di tutela preventiva il legislatore si pone l’obiettivo di impedire, fin dall’inizio, che l’operazione societaria venga realizzata per commettere frodi o abusi.

 

Operazioni straordinarie transfrontaliere: la scissione con scorporo

Le ultime novità che Assonime mette il rilievo riguardano le trasformazioni transfrontaliere e le scissioni con scorporo.

Con il decreto attuativo, a differenza di quanto previsto in precedenza, il trasferimento della sede sociale di una società in un altro paese realizza la trasformazione della stessa in uno dei modelli  societari previsti dallo Stato di destinazione, ossia in quello in cui viene trasferita la sede.

Ne consegue che, come precisato nella circolare «con il decreto di attuazione della direttiva il trasferimento della sede sociale all’estero, dovendo essere effettuato con il procedimento della trasformazione, dovrebbe comportare sempre il mutamento di legge applicabile».

Il provvedimento attuativo prevede infine l’introduzione della scissione con scorporo.

Questa operazione societaria prevede l’assegnazione di una porzione del patrimonio di una società (scissa) a una o più società neocostituite, le cui quote o azioni vengono assegnate alla scissa, che continua la sua attività.