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Tasse di Successione 2016

#SUCCESSIONE
Abolita nel 2001 e reintrodotta nel 2006, la tassa di successione è attualmente in vigore ed è in procinto di essere modificata dall’attuale Governo.
L’imposta di successione è la tassa che una persona che riceve un’eredità deve pagare allo stato italiano in sede di presentazione della dichiarazione di successione.
Sorge spontanea una domanda; quali beni dell’eredità ricevuta costituiscono base imponibile per l’applicazione della tassa?

Bisogna precisare che l’imposta colpisce il patrimonio ereditato considerato nella sua complessità. Si deve esaminare non solo l’attivo ma anche il passivo; la differenza risultante tra queste due poste sarà la base imponibile soggetta a tassazione.

I beni ereditati che costituiscono il patrimonio tassato sono i beni immobili, i beni mobili quali barche, gioielli, opere d’arte, conti correnti bancari e postali, denaro, investimenti, oltre ad aziende e partecipazioni di società di ogni genere.

Il Legislatore italiano, con la normativa vigente, ha voluto tuttavia predisporre alcune esenzioni alla regola generale: stiamo parlando delle cosiddette franchigie.
Premesso che l’Italia ha una delle tassazioni più favorevoli in tema di successioni nel panorama europeo, proviamo a fare un confronto con gli stati più similari al nostro dal punto di vista impositivo.
1. Successioni in Italia: l’imposta di successione è del 4% per il coniuge o i parenti in linea retta e del 6% per i fratelli, sino al’8% in alcuni casi particolari; ciò soltanto se il patrimonio ereditato supera il milione di euro nel caso di linea diretta, i 100.000,00 € negli altri casi.

2. Successioni in Germania: l’importo della tassazione varia a seconda del grado di parentela e del valore del patrimonio. Le aliquote variano tuttavia dal 7% al 50%.
Successioni in Francia: l’imposta si colloca tra un’aliquota dal 5% fino al 45% per gli eredi in linea retta, dal 35% al 55% per gli altri familiari, addirittura al 60% per i soggetti terzi.

3. Successioni nel Regno Unito: esenzione per i patrimoni inferiori ai 380.000,00 €, per i patrimoni superiori aliquota del 40%.
Successioni in altri paesi europei:
Belgio: si raggiungono aliquote fino al 60/80%.
Finlandia: si raggiungono aliquote sino al 30%.
Spagna: si raggiungono aliquote sino al 80%
Si può peciò facilmente intuire come, in un siffatto panorama europeo, non sarebbe un evento del tutto eccezionale un futuro aumento delle aliquote italiane di qualche punto percentuale.
In considerazione di quanto sopra esposto molti studi legali italiani e società di consulenza, tra le quali ovviamente anche il Nostro Studio, si stanno muovendo per approfondire alcune operazioni che potrebbero essere poste in attuazione per evitare di incorrere, in futuro, in un prelievo decisamente
maggiore da parte dello stato sul patrimonio del pater familias.
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dott. Andrea Filippo Mainini